Installazione del Floyd Rose sulla Les Paul
Oggi in commercio esistono sistemi di ponti mobili calibrati per la Les Paul; la stessa Floyd Rose ne ha introdotto una serie, che addirittura non necessita di scassi sul corpo.
Di tanto in tanto, però mi viene chiesto di installare un ponte Floyd Rose di tipo tradizionale (perché il cliente né è già in possesso, oppure per fiducia nella tradizione) sulla Les Paul.
Spesso sento dire che non è una operazione possibile poiché si andrebbe a compromettere la stabilità della struttura dello strumento, e per altri motivi. Proprio per questo motivo, ho deciso di scrivere un articolo, sperando possa essere utile.
Premetto che non si vuole entrare nel merito del suono o della suonabilità che si ottengono: l’obiettivo è relativo alla “fattibilità tecnica” dell’operazione e ad alcune accortezze da tenere presenti durante l’esecuzione.
Mi è stato chiesto, in questo caso specifico di installare un ponte mobile licensed Floyd Rose (tipo floyd per intenderci) su una chitarra solid body tipo Les Paul, di cui riprende tutte le misure, forme proporzioni, curvatura del top, ecc., ad eccezione di quella più importante, ovvero l’angolazione manico/corpo.
Questo modello presenta un’inclinazione dei 2 assi manico-corpo inferiore rispetto all’originale LP.
Proprio per questo motivo, ho deciso di descrivere questo intervento, e non uno eseguito sulla LP originale: la minor inclinazione, in questo caso, comporta una minore distanza tra il top e le corde nel punto di appoggio del ponte.
Non volendo realizzare nessuna incassatura della sagoma del ponte nel corpo, è stato scelto questo tipo di ponte dello spessore piastra/sellette di 15 mm, dato che lo spazio risultante tra corpo e corda è di circa 16mm.
Per confronto una Les Paul originale ha uno spazio corpo-corde di circa 18 mm (maggiore quindi), permettendo l’installazione di ponti anche più spessi; un ponte Floyd Rose originale è di circa 14,5 mm (più sottile), ottenendo in questa accoppiata un’escursione verso l’alto del ponte addirittura maggiore rispetto al nostro caso.
Ora però si presenta il vero punto importante: in commercio si possono trovare ponti tipo Floyd con il blocco/attacco molle da 32, 36 o 42 mm, che sono tutti troppo corti: lo scasso per le molle sarebbe talmente profondo da intercettare sia quello dei pickup sia il canale dei cavi di collegamento, “svuotando” davvero troppo la massa del corpo.
La soluzione è quella di “allungare” il blocco fino ad una lunghezza di circa 50 mm, o, come il questo caso, realizzarne uno ex-novo (qui è stato fatto in un unico blocco di ottone) lungo 52 mm. In questo modo, l’alloggiamento delle molle è stato sufficiente: circa 18 mm.
Il risultato finale consente un’escursione verso il basso del ponte fino a quasi totale rilassamento delle corde, e verso l’alto di circa 2 semitoni. A corredo il capotasto bloccacorde obbligatorio…
L’utilizzo di un Floyd Rose originale su una Les Paul è fattibile e realizzabile senza dover ricavare un alloggiamento per tutta la sagoma del ponte sul top, ma realizzando solo il foro passante per il blocco/attacco molle (braccio di leva) e l’alloggiamento molle e pettine-tendimolle) se si rispettano 2 parametri:
- lo spessore del ponte tra piastra-base e sellette deve essere più sottile dello spazio tra corpo e corda all’altezza del ponte;
- utilizzare o realizzare un bolcco/attacco-molle (braccio di leva) di lunghezza adeguata (non reperibile normalmente in commercio).
– Simone Persegato
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